Skip to content

INSPIRE: STEM, creatività e responsabilità sociale

Un progetto per portare le discipline STEM nelle scuole superiori

INSPIRE: STEM, creatività e responsabilità sociale

Creare reti multidisciplinari, portare le discipline STEM nelle scuole superiori e raccontare ai ragazzi l’importanza di immaginarsi dentro un mondo nuovo, più aperto e interconnesso. È con questo spirito che nasce INSPIRE, il progetto promosso dal Centro Papa Giovanni XXIII con il sostegno del Fondo per la Repubblica Digitale (bando Polaris) e in collaborazione con un ampio partenariato che vede coinvolti l’Università Politecnica delle Marche, con i dipartimenti DISM e DIMA, insieme a numerose scuole superiori delle Marche.

L’iniziativa, alla quale Tonidigrigio contribuisce come partner per la comunicazione, insieme alle referenti per UnivPM Maura Mengoni e Camilla Mazzoli, e Michela Contadini per il Centro Papa Giovanni XXIII, si inserisce nel solco delle attività che UnivPM promuove per valorizzare il ruolo delle discipline tecnico-scientifiche e favorire l’inclusione sociale, in continuità con quanto emerso anche dal Bilancio sociale dell’Ateneo.

Tre giorni di workshop per pensare in grande

L’ultimo appuntamento si è svolto ad Assisi, coinvolgendo studenti del terzo e quarto anno di ragioneria dell’ISS Tecnico “Cuppari-Salvati” di Jesi (AN) in un vero e proprio camp formativo. I ragazzi divisi in team multidisciplinari hanno partecipato a tre giorni di attività laboratoriali, lavorando alla costruzione di una base lunare. Un esercizio di progettazione tecnica e sostenibilità, certo, ma anche un percorso narrativo che li ha spinti a immaginare come vedersi nel mondo, in relazione agli altri e al futuro. L’esercizio ha comportato, infatti, una riflessione sul ruolo delle persone all’interno di questa base: come si vedono i ragazzi nel mondo e “fuori da casa”? Quale comunità vorrebbero costruire?

Durante le giornate si sono alternate prove logiche, progettazione di modelli fisici, sfide creative (come la costruzione di strutture in grado di proteggere un uovo quando cade a terra) e momenti di racconto creativo. Un esempio? Alcuni studenti hanno scritto storie dal punto di vista di una pianta all’interno di una serra lunare, altri hanno immaginato di togliersi il casco dopo anni nello spazio e scoprire di avere la pelle blu, scoprendo di essere diventati “alieni”.

Come sottolinea Massimo (co-founder di Tonidigrigio):

«Questo progetto porta le discipline STEM dentro le scuole superiori di diverse tipologie e in territori differenti. È un approccio che permette ai ragazzi di sperimentare le dinamiche del lavoro di gruppo e di capire l’importanza di saper raccontare un’idea in modo chiaro e coinvolgente», aggiunge Massimo. «È una competenza fondamentale tanto quanto quella tecnica».

STEM, creatività e inclusione sociale

INSPIRE unisce l’approccio tecnico delle discipline STEM a quello creativo e narrativo, dimostrando come la scienza possa essere generativa e comunitaria. Sono ragazzi che cercano il contatto con culture e realtà diverse, immaginando ruoli e mondi nuovi, spesso molto lontani da quelli delle generazioni precedenti, più legate a modelli conosciuti, sia nel lavoro che nella vita personale.

Già il primo appuntamento, ospitato al Teatro Pergolesi di Jesi, ha messo insieme discipline STEM, arte e dimensione narrativa coinvolgendo studenti di diversi istituti (come l’IPSIA “O. Ricci” di Fermo, il Liceo Scientifico e Liceo Artistico “Orsini-Licini” di Ascoli Piceno e l’Istituto Tecnico e Tecnologico “G. e M. MONTANI” di Fermo) per unire la progettazione tecnica alla capacità di interpretare e raccontare i risultati in modo creativo. Nei vari eventi sono stati coinvolti, infatti, non solo esperti e docenti, ma anche artisti e professionisti impegnati nel sociale, per allargare lo sguardo dei ragazzi.

È significativo anche il dato della partecipazione: in molte attività i gruppi di lavoro erano composti prevalentemente da ragazze, un segnale importante per incoraggiare la presenza femminile nelle discipline scientifiche e tecniche.

Inoltre, tutte le attività sono gratuite, finanziate dal bando del Fondo per la Repubblica Digitale, e offrono agli studenti più meritevoli la possibilità di vincere esperienze formative di altissimo livello. I percorsi di INSPIRE, infatti, non si esauriscono con i camp: i partecipanti, valutati attraverso le varie prove, hanno la possibilità di vincere un viaggio al MIT di Boston, previsto per i ragazzi più meritevoli.

Un progetto che fa rete

«Per noi», spiega Eleonora (progettazione e sviluppo di Tonidigrigio), «è fondamentale far sentire i ragazzi parte di una comunità. Anche il linguaggio visivo, ripreso dalla comunicazione del Centro Papa Giovanni XXIII, con illustrazioni morbide e colori vivaci, va in questa direzione. L’immagine simbolo, con la ragazza che indossa il visore, è stata creata proprio per raccontare lo sguardo dei giovani verso il futuro».

INSPIRE è il risultato di una collaborazione costruita nel tempo tra persone, enti e istituzioni che condividono una stessa visione. La scelta è di partire sempre dalle storie dei ragazzi, perché l’attività narrativa è parte integrante del percorso.
Il Centro Papa Giovanni XXIII, con la sua esperienza nei servizi alla persona a più livelli, ha fatto da collante in un partenariato che comprende UnivPM, i suoi dipartimenti DISM e DIMA, le scuole superiori coinvolte e numerosi altri attori del territorio.

«Ci interessa che questo progetto venga a contatto con il maggior numero possibile di realtà», conclude Massimo, «perché crediamo che l’educazione dei ragazzi, soprattutto in contesti STEM, debba andare oltre la tecnica e aprirsi a un approccio più complesso, umano e comunitario. È questo che lascia davvero un segno».

Irene Sorrentino

Irene Sorrentino

Copywriter

Condividi

Articoli correlati

L’importanza di fare le domande giuste
Agenzia

L’importanza di fare le domande giuste

Come sarebbe un mondo senza ingegneri?
Associazione PepeLab

Come sarebbe un mondo senza ingegneri?