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Il valore di Ponti e Reti. Meccano
Il valore di Ponti e Reti
Meccano

Massimo Pigliapoco
Director & Co-Founder
Abbiamo partecipato alla presentazione delle nuove traiettorie di Meccano Spa - Centro Innovazione Tecnologica che si è svolta al Federico II di Jesi qualche giorno fa, assieme ad altri imprenditori e a referenti delle istituzioni. Letizia Urbani ha colto l'occasione per presentare i nuovi soci di Meccano e raccontare le opportunità per imprese e cultura di questo territorio. Abbiamo incontrato amici e colleghi, imprese che si confrontano con le nuove sfide che, a quanto pare, non fanno che crescere.
Il tempo in cui viviamo chiama a connettere e non a dividere. A costruire e non a competere. E nel linguaggio simbolico della nostra società ci sono due immagini che raccontano queste esperienze: i ponti e le reti.
Un ponte nasce per superare un ostacolo, anche se spesso l'ostacolo è una risorsa come, ad esempio, l'acqua di un fiume. Il ponte è un gesto di coraggio e fiducia, mette in comunicazione sponde che altrimenti rimarrebbero separate. Non comunicherebbero. Per costruire un ponte occorre, prima di tutto, immaginarlo e immaginare un mondo in cui il collegamento vale più della distanza, la relazione più della chiusura. In questo modo il ponte unisce persone, economie e ha una valenza simbolica così potente, perché risponde a un desiderio che è più forte della paura.
Se il ponte collega due punti, la rete li tiene insieme in modo fluido e dinamico: dove il primo e struttura, la seconda è sistema. Il ponte si attraversa, la rete genera interdipendenza. La sua caratteristica è non avere un solo scopo ma adattarsi a mille usi: sostiene, protegge, trattiene, trasmette. Nel suo disegno ogni nodo è importante, perché è il legame ad essere essenziale.
Il ponte e la rete sono due livelli dello stesso gesto umano. Il ponte è il primo passo, perché colma il vuoto. La rete è il successivo, perché permette di abilitare la connessione che grazie al ponte si è instaurata. Costruiamo ponti per iniziare il dialogo. Tessiamo reti per renderlo duraturo.

Nella società, nell’impresa, nei territori, abbiamo bisogno di entrambi: di visione progettuale (i ponti) e di cultura relazionale (le reti). Di infrastrutture che connettono luoghi, e di sistemi che uniscono persone, competenze e prospettive. Perché il mondo che ci aspetta si costruisce con la capacità di unire ciò che è distante e farne qualcosa di più grande della semplice somma delle parti.
Di seguito alcuni amici e aziende che si sono presentati in occasione dell'evento e che hanno già condiviso con noi le proprie visioni: Marzio Sorrentino di CNA Tecno Quality Srl, Carlo Forni di Metisoft Spa, Nicola Bergantino di Next Srl - Software house.


