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Non c’è niente di più analogico di un sito web

Non c’è niente di più analogico di un sito web

Se è vero che la comunicazione corrisponde a un comportamento e che sul comportamento influisce la cultura aziendale, è vero anche che per fare una buona comunicazione non si può non coinvolgere direttamente il personale delle aziende: l’azienda deve potersi dare la possibilità di mettersi in gioco. Pensare di delegare un sistema di comunicazione integrato a un ente terzo e adattarsi alle idee di quest’ultimo non funziona più. Al contrario, intervenire, partecipare e co-creare un processo di comunicazione, facendosi supportare da un ente terzo, può essere la soluzione a una serie di problemi legati a mancanza di fondi, mancanza di risorse e, soprattutto, mancanza di tempo.


Ogni progetto di comunicazione racconta una storia

Torniamo per un attimo al concetto dell’ente terzo. Delegare un progetto di comunicazione ad un’agenzia è davvero molto rischioso. Come possiamo essere sicuri che l’agenzia riuscirà a comunicare esattamente ciò che vogliamo dire e nel modo che più ci rappresenta? Un brief iniziale e un primo incontro conoscitivo sono sufficienti a trasferire tutto quello che serve per strutturare una strategia di comunicazione che funzioni davvero? Sicuramente sarà un enorme atto di fiducia, ma il rischio di incappare in investimenti sbagliati e, prima di ogni altra cosa, nell’insoddisfazione, è sicuramente un rischio alto.

Però non tutto è perduto! Fortunatamente esistono numerose metodologie e svariati approcci in grado di cogliere le esigenze di ogni azienda e, visto che ogni progetto di comunicazione racconta una storia, la metodologia delle user stories potrebbe essere una metodologia da tenere in considerazione.


Non c’è niente di più analogico di un sito web

L’avreste mai detto? Eppure è proprio così: il sito web è uno strumento di comunicazione molto utile sotto vari aspetti, ed è la risultante di un processo che inizia molto prima della messa online e che si sviluppa nel corso del tempo in una serie di ragionamenti e strategie.

Ci sono tanti modi per evitare di sviluppare siti web preconfezionati, ai quali è sufficiente sostituire logo e colori e inserire all’interno contenuti che risultino “innovativi”. Ci sono tanti modi, e un metodo che funziona molto bene è quello delle user stories, che proviamo a raccontare in questa nota.


Il viaggio dell’utente e la metodologia del racconto

Gli appassionati di scrittura creativa avranno sicuramente sentito parlare del cosiddetto viaggio dell’eroe. Per tutti gli altri possiamo dire che in ogni racconto, romanzo e esercizio di scrittura che funzioni davvero c’è un eroe, quindi un protagonista, che per raggiungere il suo obiettivo deve compiere un viaggio dal mondo conosciuto verso un mondo sconosciuto, spesso grazie al supporto di un aiutante. Addentrarsi in un mondo sconosciuto è un’azione plausibile solo se supportata da una forte motivazione; ed è proprio la motivazione dell’eroe - e quindi del nostro utente - l’oggetto della metodologia delle user stories che, molto semplicemente, potremmo descrivere così:

  • Individuazione delle Personas
  • Descrizione delle user stories
  • Card sorting per l’individuazione degli elementi

La metodologia è efficace soltanto se realizzata in ottica di co-progettazione. Questo significa che per farla funzionare sarà necessario organizzare una sessione di lavoro di gruppo, durante la quale diversi attori saranno invitati a discutere le criticità esistenti in un possibile servizio digitale e, allo stesso tempo, a individuare insieme delle possibili soluzioni, seguendo un percorso guidato.


Individuazione delle Personas

Costruire un sito web significa tracciare dei percorsi in un dato spazio virtuale. Percorsi pensati per gli utenti affinché questi possano recuperare delle informazioni e dei contenuti utili a soddisfare un loro bisogno in poco tempo e in modo semplice. Il presupposto della metodologia, quindi, consiste nell’individuazione delle cosiddette Personas, ossia di tutta quella serie di profili stereotipati capaci di descrivere le tipologie di utente che utilizzano o utilizzeranno un sito web o gli eventuali altri prodotti digitali che struttureremo.

Individuare le Personas facilita la generazione di idee partendo da necessità effettivamente esistenti: possono essere utilizzate per immedesimarsi e vestire i panni dell’utente, per ideare nuove funzioni e servizi che rispondano ai loro bisogni, isolando le loro motivazioni, aspettative e attitudini.


Descrizione delle user stories

Una volta individuate le Personas, che viaggeranno alla ricerca di informazioni sul sito web, arriva il momento di ragionare sul percorso che compiranno.

Le user stories sono delle brevi descrizioni narrative delle azioni che un utente vorrebbe compiere attraverso l’interazione con uno strumento digitale. Servono a descrivere ed evidenziare l’importanza e l’impatto di ogni funzionalità. Inoltre, aiutano a capire e a valutare l’utilità della funzione stessa e la sua eventuale o effettiva priorità.


Card Sorting per l’individuazione degli elementi

Una volta individuati i profili degli utenti e una volta strutturati i percorsi che dovranno compiere per raggiungere i loro obiettivi, ecco il momento del Card Sorting.

Questa terza e ultima attività è quella più legata agli elementi che accompagnano le Personas durante i loro viaggi, i cosiddetti aiutanti. Questo metodo consente di individuare tutti gli elementi utili a organizzare le informazioni all’interno di una gerarchia di contenuti: titolo, sottotitolo, testi, eventuali foto, possibilità di inserire infografiche, filtri di selezione, menù a scomparsa, logiche di funzionamento, navigazione e tanto altro ancora.


L’importanza della partecipazione per fare buona comunicazione

Queste metodologie partono da un presupposto molto forte: nessuno conosce un’azienda meglio delle persone che ne fanno parte. Qualsiasi agenzia è in grado di sviluppare un sito web, ma creare uno strumento funzionale, utile ed efficiente è un procedimento difficile se l’azienda non vuole mettersi in gioco.


Invece, attraverso un workshop di mezza giornata è possibile:

  • Definire tutti i contenuti che popoleranno un sito web;
  • Individuare l’utente che navigherà il sito e le sue esigenze principali;
  • Strutturare un percorso di navigazione intuitivo e veloce;
  • Definire gli elementi utili al trasferimento di informazioni;
  • Elaborare una strategia basata su contenuti di valore.

Il vantaggio di poter realizzare tutto questo durante un workshop consente anche di creare una relazione forte tra il personale e l’agenzia di comunicazione; favorisce anche la generazione di idee e la crescita personale di tutti i partecipanti. Alla fine della giornata l’azienda saprà esattamente come sarà strutturato il suo nuovo sito web e l’agenzia potrà lavorare al meglio delle sue possibilità ottimizzando costi e tempistiche. Provare per credere!

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